“Il ricordo più bello che ho di Campei,
e ne ho tantissimi, risale al periodo in cui l'ho scoperta.
C'era ancora la neve, non c'era acqua in casa e
fuori c'era una fontana bloccata
dal ghiaccio quindi bisognava fare
150 mt per raggiungere un piccolo torrente.
Arrivai lì per lavarmi, la luce della luna si
rifletteva sulla neve... era
surreale, L'acqua del torrente avrà
avuto 4/5°, ma non sentivo freddo.
Ero felice perché mi trovavo in un posto magico.
Dopo essermi rivestito e rimesso gli scarponi,
mi sono fermato per lunghi minuti a guardarmi
attorno: il torrente, il ghiaccio, la luna.
Un ricordo indimenticabile.”

Giovanni Zambiasi